Scegliere di mangiare 100% vegetale significa contribuire in prima persona a rendere il mondo un posto migliore per gli animali. Spesso si tratta di una scelta che nasce da una forte presa di consapevolezza nella vita delle persone. Ne abbiamo parlato in una live su YouTube con la creator digitale Greta Volpi e la nutrizionista Carlotta Rapisarda.

Le storie di chi ha deciso di adottare un’alimentazione vegetale sono tante, ma i loro protagonisti hanno tutti in comune la forte sensazione di aver intrapreso un cambiamento che rappresenta un punto di svolta nella loro vita. 

Abbiamo raccolto e condiviso alcune delle storie che ci avete raccontato durante un’emozionante diretta sui nostri canali YouTube e Facebook, insieme a due ospiti che hanno portato il tema dell’alimentazione vegetale anche nel loro lavoro quotidiano.

Guarda la live in cui leggiamo le storie di chi ha scelto un’alimentazione 100% vegetale: 

Le nostre ospiti hanno raccontato anche la loro personale esperienza. Nel caso di Greta Volpi, alcuni anni fa ha preso consapevolezza iniziando una nuova fase della vita basata su un’alimentazione completamente vegetale dopo essersi informata a lungo sulle conseguenze degli allevamenti e sul loro impatto ambientale. Questo le ha permesso di conoscere un nuovo mondo di ingredienti e sapori inesplorati che hanno arricchito la sua cucina.

Come lei, Carlotta Rapisarda ha scelto di mangiare vegetale e di non considerare più gli animali come cibo durante gli anni dell’università, quando è entrata all’interno di un allevamento di mucche e ha percepito il senso di malessere e di angoscia che permeava quel luogo dove gli animali erano rinchiusi.

vitello piange allevamento

“Quando abbracci questo stile di vita, non vedere più gli animali come strumenti da sfruttare cambia completamente la concezione di tutto ciò che hai intorno, al punto che non potrei mai concepire l’alimentazione vegetale come una moda (come a volte sento dire) e tornare indietro su questa scelta” ha detto Greta Volpi commentando la testimonianza di Lena, che non mangia prodotti di origine animale da trent’anni

I nostri genitori sin da piccoli ci abituano a questa alimentazione, solo crescendo capiamo che non è giusto fare del male agli esseri senzienti. Avevo 19 anni quando ho scelto di abbracciare un’alimentazione vegetale, oggi ne ho 51 e sono felice della mia scelta. In molti non capivano, fortunatamente ad oggi le persone sono aumentate comprendendo che si può vivere anche meglio senza carne e derivati, sia fisicamente che psicologicamente.

Lena

Tra i benefici raccontati da chi ha scelto di intraprendere un’alimentazione vegetale ci sono anche quelli fisici e psicologici. “Mangiare in linea con i propri valori mi ha dato più energia” ha detto Greta Volpi, e questo nonostante i falsi miti legati alle carenze di una dieta vegetale, come spiega Carlotta Rapisarda:

“Alimentazione significa anche cultura: da piccoli ci insegnano che la mucca fa il latte, così come anche i cani, ma questo non significa che li priviamo del nutrimento che darebbero ai loro cuccioli. Allo stesso modo la demonizzazione che viene fatta dell’alimentazione vegetale si basa su pareri e non sulla scienza”

donna accarezza mucca santuario

Nel corso della diretta abbiamo letto alcune delle centinaia di storie che ci sono arrivate, ognuna diversa dall’altra, sei ancora in tempo a raccontarci la tua.

Tantissime altre non abbiamo fatto in tempo a leggerle, ma di seguito trovi una selezione di alcune di quelle che ci hanno colpito di più.

Da accanita onnivora il passaggio a vegana è stato paradossalmente facile e naturale, mi è bastato guardare con ‘coraggio’ la realtà e quest’ultima per me è stata shock ,sofferenza,grande grandissimo dolore, la mia non è una storia originale, anzi….dovrebbe essere la storia di tutta l’umanità

Agnese

Su Facebook tre anni fa vidi un triste video dove dei maialini venivano maltrattati e ai quali veniva tagliata la gola maldestramente. Tanta sofferenza e paura. Era l’inferno. Ebbi tremiti, forti emozioni, entrai in crisi. In quel momento decisi: mai più carne

Diego

Per essere una persona che ha imparato ad usare l’affettatrice ancor prima di camminare, il pensiero di lasciare carne e derivati mi creava angoscia, ero confuso, ma sapevo che qualcosa non andava in quello che facevo. Mi dicevo: “Come posso amare così tanto i miei gatti e lasciare che succeda questo a mucche, pesci, maiali e altri animali?” Così ho detto basta! E sono diventato vegano da un giorno all’altro.

Emil

L’immagine che più tra tutte mi ha fatto soffrire e provare tanta tantissima rabbia è la foto di una scrofa in un allevamento intensivo, che allattava i piccoli di pochi di giorni, all’interno di una gabbia, a cui avevano scritto sulla schiena con una bomboletta “destroy”. Rappresenta e rappresenterà per sempre ciò a cui non voglio prendere parte.

Ottavia

Questa non è la mia storia. È  la storia di una persona che mi ha ispirato ad essere migliore. Eravamo a Rodi, in un famoso resort con buffet internazionale. Vicino ad ogni piatto invece del nome, c’era un disegno. Il disegno dell’animale. Questa persona che all’epoca aveva 7 anni, mi ha chiesto se la gallina fosse il pollo che mangiava. Se l’agnellino fosse l’arrosticino. Mi ha detto che non avrebbe mangiato i suoi amici animali e che loro vogliono essere amati, guardati, accarezzati… proprio come il nostro cagnolino. Sono passati quasi 5 anni e quella bambina ha lottato contro tutto e tutti. Maestre, familiari… Con il supporto di un ottima alimentazione ha vissuto senza carne da quel giorno. È il mio esempio. È la persona che voglio essere.” 

Anonimo

Come ha ricordato Ombretta Alessandrini, Responsabile delle Campagne di Animal Equality Italia, “l’industria che sfrutta gli animali si basa su interessi di guadagno che spingono a perpetuare convinzioni e stereotipi funzionali a mantenere immutato il sistema degli allevamenti”. 

Le nostre scelte alimentari, però, possono cambiare il mondo, una vita degli animali alla volta

PERCHÉ SCEGLIERE UN’ALIMENTAZIONE VEG?

Scopri cosa succede ogni giorno ai miliardi di animali che vengono sfruttati all’interno di allevamenti e macelli in tutto il mondo.